24.06.2021
Clima: cambiano le gradazioni alcoliche dei vini ma non sempre è un difetto
Non è poi scontato che il clima sia il grande accusato dell’aumento del grado alcolico come non è affatto scontato che sia poi un danno anche se la tendenza del consumatore è per vini più leggeri, bevibili, dotati di buona acidità e freschezza e la risposta dei rossi non si fa mancare. Ma certamente qualcosa è cambiato e lo dimostra il retro delle bottiglie per rendersi conto che la gradazione è cambiata.
Se ne sono resi conto i produttori di Bordeaux che hanno registrato un grado in più negli ultimi anni e non è stato lo stesso in Borgogna con il Pinot Nero che ben gestito in vigna non ha avuto problemi di grado alcolico. Ma senza più tanto scomodare lo straniero veniamo a noi..
Non ha certo problemi Hans Terzer il winemaker di San Michele Appiano: i suoi vini vanno alla grande ,come lui stesso afferma” Tutte le prenotazioni sono state soddisfatte, ne stanno arrivando molte altre, non abbiamo più nulla in cantina, già tutto venduto”. Ma osservo per quanto riguarda il temuto rialzo acolico? Tutto dipende dalle annate, ma possiamo difenderci diminuendo e di molto le rese per garantire qualità .Per il 2020 i nostri bianchi hanno mantenuto il consueto grado alcolico senza aver avuto rialzo. Personalmente un vino a 13/13° e mezzo io lo vedo bene perché l’alcol aiuta la conservazione. I problemi seri ci sarebbero se si arrivasse a 15°, allora la gestione diventerebbe difficile. L’aumento della gradazione riguarda più i rossi soprattutto al Sud.”
Parla Simone Proietti enologo di Tenute Tomasella
Il dato c’è e l’imputato è l’innalzamento climatico combattuto in vigna e in cantina ma per i rossi la battaglia non è facile tanto che inevitabile è l’aumento del grado alcolico. Simone Proietti è l’enologo di Tenute Tomasella, 50 ettari tra Treviso( 38 ettari) e il Friuli(12 ettari) che dice” La nostra partita si gioca sulla difesa della perfetta maturazione fenolica fondamentale per la maturazione dei fenoli e dei tannini. E’ evidente che se la maturazione fenolica è posticipata ci troviamo con un aumento del grado zuccherino e di conseguenza di quello alcolico. Negli ultimi dieci anni la gradazione alcolica è aumentata di 1 grado ,oggi siamo sui 13 ° e mezzo ma prevediamo con la vendemia 2021 di avere un leggero rialzo sino a 14°, in particolare per la tipologia Bastie Rosse che arriveranno a 14,5° in particolare per le Riserve. Tenga conto che adottiamo rese molto basse, 70 quintali per ettaro mentre in Friuli la media è di 140 quintali per ettaro, oltre a un programma importante in atto di sostenibilità con la riconversione a Bio di 15 ettari”. Tutto questo si rifletterà sul mercato?” E’ probabile – dice – i consumatori vogliono vini più leggeri e bevibili ma sono convinto che i vini di qualità avranno sempre un loro mercato come i nostri riconosciuti per la loro piacevolezza, corposità dal distinguo inconfondibile. Mi auguro che molte altre aziende seguano il nostro percorso che prevede entro 5 anni tutto il vigneto a Bio “
E andiamo in Toscana con Giovanni Folonari delle Tenute Folonari.
La pensa diversamente e una volta tanto non imputa il clima” Il grado alcolico aumentato in Toscana – dice – è dovuto al fatto che produciamo vini molto diversi rispetto quelli di 70 /80 anni fa .Sono oggi vini molto corposi, concentrati, strutturati e per ottenere questa complessità è necessario aspettare la corretta maturazione fenolica che cerchiamo di ottenere togliendo uva, anticipando la raccolta per mantenere l’acidità alta con l’inevitabile rialzo zuccherino e il maggior grado alcolico E’ comunque importante prolungare non più di tanto la fase della macerazione su bucce sane e perfette il che implica una percentuale di zucchero maggiore con relativo aumento del grado alcolico. Il clima c’entra ma non è determinante. In anni molto caldi come la 2017 siamo arrivati a 15° alcolici. Lavorando bene in vigna ora ci manteniamo sui 14° . Attenzione ad alzare troppo il grado alcolico: il vino perde freschezza, eleganza, bevibilità e diventa una bomba. I nostri vini di punta sono il Pareto di Nozzole, il Cabreo, La Fuga Brunello di Montalcino Brunello e a Bolgheri Baia al vento” “La gradazione alcolica dei vini sardi fa parte del carattere e dell’identità propri dei vitigni di questa terra” Così Massimo Ruggero – amministratore delegato di Siddùra – commenta il fenomeno dei cambiamenti climatici e quanto questi possano incidere sul tenore alcolico. “La gradazione alcolica- precisa Ruggero dalla tenuta di Luogosanto – può variare in base al sole perché cambia la resa di spremitura. E’ importante monitorare il periodo di raccolta con continue campionature sulle piante. Sono test fondamentali che aiutano a determinare il momento esatto della vendemmia in modo da restare all’interno dei parametri del grado Babo. Il sole – chiude l’ad – influisce non solo sulla zuccherina, ma esalta ancor più i profumi e la struttura del vino fino a determinarne la longevità”.